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Credo

Il Credo è anche detto Simbolo niceno, perché in un verso sintetizza il principio consustanziale fra Dio e Cristo ("Non fatto ma generato dalla stessa sostanza del Padre") sancito dal Concilio di Nicea (325). Si suppone il testo di poco posteriore al concilio.

Fu in origine un canto di professione di fede per i battezzandi, in seguito fu introdotto nella messa: a Costantinopoli intorno al 500, poi nel rito spagnolo (Concilio di Toledo, 589), in quello gallicano (Concilio di Aachen, 798), e divenne testo ufficiale nel 1014 a seguito delle insistenze dell'imperatore Enrico II.

Furono scritte numerose melodie per il Credo, fino al XIX secolo, ma l'uso attuale ne accoglie solo sei, quattro più due ad libitum: a parte i Credo III e IV, rispettivamente del XVI e XV secolo, gli altri quattro sono del XI-XII secolo e tutti derivati dal I, il più antico.

La disposizione della melodia nello schema che segue mostra come il testo in prosa sia suddiviso in 23 versetti (24 con l'Amen) intonati su una stessa melodia o, per i versetti più brevi, parti di essa. Il principio di adattamento è quello stesso salmodico solo che qui non ci si limita a dilatare la corda di recita.

Il tema compiuto (la cui migliore formulazione è quella del v. 7, proprio quello che esprime il principio consustanziale) prevede due corde di recita, sol e la, che dividono in due il tema, collegato da un movimento ascendente che parte da re (evidenziato in verde). L'intonatio della prima porzione (tenor sol) attacca sul mi (evidenziato in blu): per simmetria si può considerare il 'collegamento' con la successiva porzione una nuova intonatio che porta a la.

La melodia conclude sempre sul sol, tuttavia la finalis mi dell'Amen (unico caso) ha fatto classificare il Credo in IV modo.

 – Monaci benedettini dell'abbazia di Saint-Maurice e Saint-Maur di Clerveaux | Cd Philips, 1971
 – Giovanni Vianini (voce), Gian Nicola Vessia (organo) | Schola Gregoriana Mediolanensis | Vozes de tranquilidade | 1997

 

Credo in unum Deum | Patrem omnipoténtem,
factórem | coeli et terrae,
visibílium ómnium, | et invisibílium,
[1] Credo in un solo Dio | Padre onnipotente, [2] creatore del cielo e della terra, [3] di tutte le cose visibili | ed invisibili;
Et in unum Dóminum Iesum Christum, | Fílium Dei unigénitum
Et ex Patre natum | ante ómnia saécula.
Deum de Deo, lumen de lúmine, Deum verum | de Deo vero.
Génitum, non factum, consubstantiálem Patri | per quem ómnia facta sunt.
Qui propter nos hómines,
et propter nostram salútem | descéndit de cœlis.
[4] E [credo] in un solo Signore, Gesú Cristo, | unigenito Figlio di Dio, [5] nato dal Padre | prima di ogni cosa, [6] Dio da Dio, luce da luce, Dio vero | da Dio vero; [7] non fatto ma generato con la stessa sostanza del Padre | attraverso cui tutto è creato, [8] che per noi uomini [9] e per la nostra salvezza | discese dal cielo.
Et incarnátus est de Spíritu Sancto | ex Maria Vírgine: | et homo factus est.
Crucifíxus étiam pro nobis: | sub Póntio Pilato | passus, et sepúltus est.
Et resurréxit tértia die, | secúndum Scriptúras.
Et ascéndit in coelum: | sedet ad déxteram Patris.
Et íterum ventúrus est cum glória iudicáre vivos | et mórtuos:
cuius regni | non erit finis.
[10] E si è incarnato attraverso lo Spirito Santo | nella Vergine Maria | e si è fatto uomo. [11] Fu crocifisso per noi | sotto Ponzio Pilato, | morí e fu sepolto. [12] Il terzo giorno è risuscitato, | secondo le Scritture, [13] è salito al cielo, | siede alla destra del Padre; [14] e di nuovo verrà nella gloria a giudicare | i vivi e i morti: [15] e il suo regno non avrà fine.
Et in Spíritum Sanctum, Dóminum, | et vivificántem:
qui ex Patre, | Filióque procédit.
Qui cum Patre et Filio simul adorátur | et conglorificátur:
qui locútus est | per Prophétas.
[16] E [credo] nello Spirito Santo, che è Signore | e dà la vita: [17] e procede dal Padre | e dal Figlio. [18] E con il Padre e il Figlio è adorato | e glorificato, [19] e ha parlato | per mezzo dei Profeti.
Et unam, sanctam, cathólicam | et apostólicam Ecclésiam.
Confíteor unum baptísma in remissiónem | peccatórum.
Et expécto resurrectiónem | mortuórum.
Et vitam ventúri | sæculi.
[20] E [credo] unica, santa, cattolica | e apostolica la Chiesa; [21] riconosco il battesimo per il perdono | dei peccati. [22] e aspetto la risurrezione | dei morti [23] e la vita futura | di questo mondo.
Amen. Cosí sia.