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XII-XIII secolo

La
cattedrale di Notre Dame è il simbolo del rinato potere del re di
Francia. Iniziata nel 1163 e consacrata nel 1182, è collegata all'attività dell'Università di Parigi.
PAPATO E IMPERO NELL'EUROPA DEI COMUNI (guelfi e ghibellini)
– Enrico II d'Inghilterra sposa Eleonora d'Aquitania (1152) e
s'impossessa di tutta la Francia occidentale: è l'origine delle
ostilità fra Francia e Inghilterra che si concluderanno solo tre secoli
dopo con la fine della Guerra dei cent'anni (1453).
– La lotta fra l'imperatore Federico Barbarossa e la Lega Lombarda
(sostenuta dal papato) si conclude con la pace di Costanza (1183) che sancisce
l'indipendenza dei comuni.
– Matrimonio fra Enrico VI (figlio del Barbarossa) e la normanna
Costanza d'Altavilla, erede di Sicilia (1186).
– Giovanni Senzaterra, persi i territori francesi, deve concedere la
Magna charta (1215).
– Federico II (1220-1250), figlio di Enrico VI e Costanza
d'Altavilla, mira all'unificazione dell'Italia sotto l'Impero.
– Ricostituzione delle Lega Lombarda antimperiale (1226). Si crea la
fazione guelfa (indipendentista e papale) contro quella ghibellina
(filoimperiale).

1. Inghilterra e Francia |
Dopo il
matrimonio di Enrico II e Eleonora siamo al momento di massima espanzione del
regno d'Inghilterra. Ma tanto potere svilluppa altrettanta ostilità: non
solo il re di Francia, ma anche la chiesa locale (nel 1170 viene assassinato
Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury) e i feudatari inglesi che si alleano
contro la corona. Il declino del potere centrale è segnato e nel 1215 re
Giovanni (non a caso detto Senzaterra) deve concedere la Magna
charta.
2. Impero e Italia |Dal 1137 al 1250
l'impero è nelle mani degli Hohenstaufen di Svevia. Proseguono le
ostilità col papato, ma l'impero perde poco a poco autorevolezza: nel
1177 la Pace di Venezia concede ai cardinali la libertà di eleggere il
papa; nel 1202 Innocenza III afferma l'arbitrato su due candidati imperiali ed
elabora la teoria del potere universale del papa. Dopo la morte di Federico II
(1250) il potere imperiale rimarrà vacante per decenni.
LA MUSICA
– Il rafforzamento del potere centrale del re di Francia,
incentiverà il proliferare degli studi universitari a Parigi, da cui la
formazione di un repertorio liturgico polifonico (Leoninus, Perotinus e la Scuola di Notre Dame).
– Si afferma la complessità della società urbana che
inventa l'orologio per gestire i tempi del lavoro e impara a misurare la musica
per 'regolare' le polifonie (teoria mensurale di Francone).
– La produzione profana in volgare assume in tutt'Europa
dignità d'arte e si diffonde nelle corti. Un secolo dopo verranno compilati
canzonieri del repertorio franco-tedesco (trovatori, trovieri, minnesänger).
– L'esportazione trobadorica in Italia ha prodotto prima la scuola siciliana (sotto gli
auspici di Federico II) e in seguito il dolce stil novo fiorentino. In
entrambi i casi la fiorente produzione monodica che accompagnava la poesia non
fu scritta e non è sopravvissuta.