«Nacque in Livorno il dì 29 decembre 1818 di famiglia Israelita»; Pera 1895, pp. 121-128: 121.

«Fece questo collega gli studi universitari in Pisa, dove riportò la laurea in medicina»; Cianchi 1885, pp. 5- 33: 24- 27.

Romilda ed Ezzelino, opera lirica su libretto proprio, Firenze, Teatro Alfieri, 11 agosto 1840; inedita, il manoscritto è perduto. Enrico Howard, opera lirica su libretto di Giovanni Gualberto Guidi. Firenze, Teatro alla Pergola, primavera del 1847; inedita, una copia del manoscritto è conservata presso la Biblioteca del Conservatorio Cherubini di Firenze (Fondo Basevi, B 2330). Cfr. Cianchi 1885.

«Nel 1856 fondando in Firenze il giornale musicale "L'armonia", e quello cessato, nel 1861 l'altro, "Boccherini", svelò un talento critico di prim'ordine»; Cianchi 1885,pagina.

«Il governo della Toscana … lo chiamò nel 1859 a far parte della Commissione incaricata di organizzare il nuovo Istituto Musicale fiorentino. […] aperto l'Istituto, esso vi esercitò per alcun tempo l'ufficio di Consigliere Censore. […] era anche Socio Corrispondente di quella [Reale Accademia] di Bruxelles in sostituzione del Mercadante»; Cianchi 1885, pagina.

Abramo Basevi, Decadenza o Risorgimento?, «Gazzetta Musicale di Firenze», iii/26, 11 dicembre 1855, pp. 101-102.

«Ideando nel 1865 un corso di Concerti melodrammatici, per i quali poterono udirsi pagine dimenticate od ignorate dai musicisti italiani, quali quelle dell'Edipo del Sacchini, del Matrimonio Segreto e degli Orazi e Curiazi del Cimarosa, della Medea del Mayr, dell'Agnese del Paer, della Vestale dello Spontini»; Cianchi 1885,pagina.

«Abramo Basevi adoperò la propaganda musicale: estrinsecando quest'ultima coll'aprire a proprie spese ai compositori italiani Concorsi annui per la composizione di Quartetti ad Arco e col Pianoforte, e di sinfonie; facendo che l'editore G.G. Guidi ponesse mano a quelle edizioni economiche delle opere classiche è … che riuscirono e riescono tanto profittevoli agli studiosi»; Cianchi 1885,pagina.

«Le opere di Wagner si eseguiscono in vari punti della Germania, e questo è un gran vantaggio, che non è sempre possibile conseguire in altri paesi, ove l'intolleranza è all'ordine del giorno»; Abramo Basevi, Della riforma musicale in Germania. Parte iii, «L'Armonia», i/13, 25 marzo 1856, pp. 49-50.

«Verdi è una face, che risplende non solo in Italia, ma fuori: nulladimeno verun intelligente dell'arte opina, che egli segni un epoca di vero progresso in Italia dopo Rossini, e Bellini. Verdi ha genio, se si vuole: egli ha indovinato il gusto del momento»; Abramo Basevi, Le riforme, «L'Armonia», i/1, 1° gennaio 1856, pp. 1-2.

«Un'Opera italiana di Mayerbeer sarebbe, giova sperarlo, un lume, che permetterebbe agli Italiani di ritrovare quel sentiero da cui vanno sempre più allontanandosi»; Abramo Basevi, Se Mayerbeer scrivesse oggi un'opera italiana, «L'Armonia», i/6, 4 febbraio 1856, pp. 22-23.

Pera 1895, pagine; Bonaventura 1930, pagine; Zanetti 1954, Della Corte 1961, pagine; De Angelis 1980; Pinzauti 2001.

Inizialmente il giornale si chiamava semplicemente «L'Armonia», in seguito ad alcuni dissidi interni nel comitato di redazione di cui ci relazionano diverse lettere pubblicate sulla rivista stessa, il nome fu mutato in «L'Armonia. Giornale non politico» a partire dall'agosto 1856.

«Il naufragio di Un giorno di regno aveva fatto dimenticare il felice viaggio dell'Oberto Conte di San Bonifacio»; Abramo Basevi, «L'Armonia. Giornale non politico», IV/11, 15 maggio 1857, pp. 41-43.

Checchi 1887 e Barrili 1892.

Gatti 1951, i, pp. 164, 227-228, 284, 312, 353, 413, 418-419, 427; ii, pp. 148, 338, 343 e 384; Abbiati 1959, i, pp. 687-688; ii, pp. 230, 403, 438; iv, pp. 287 e 316; Budden 1973; i, pp. 30, 37, 40, 43, 104, 146, 213-214, 364, 459, 480; ii, pp. 37, 48, 58, 97, 100, 123, 144-145, 179, 272, 274, 275-276, 308, 317, 323-324, 329-330, 333, 426, 427; iii, p. 214.

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Bibliografia

Cianchi 1885

Emilio Cianchi, Relazione del segretario intorno ai lavori accademici e cenni cronologici degli accademici defunti, «Atti dell'Accademia del R. Istituto Musicale di Firenze», xxiv (1885), pp. 5-33.

Pera 1885

Francesco Pera, Nuove biografie livornesi, Livorno: Raffaele Giusti, 1895.

Checchi 1887

Eugenio Checchi, Giuseppe Verdi. Il genio e le opera, Firenze: G. Barbera Editore, 1887.

Barrili 1892

Antonio Giulio Barrili, Giuseppe Verdi. Vita e opere, Genova: A. Donati, 1892.

Bonaventura 1930

Arnaldo Bonaventura, Musicisti livornesi, Livorno: S. Belforte & C. Editori, 1930.

Gatti 1951

Carlo Gatti, Verdi, 2 voll., Milano: Alpes, 1931. Nuova edizione riveduta e corretta in un solo volume, Milano: Mondadori, 1951.

Zanetti 1954

Emilia Zanetti, Basevi Abramo, in Enciclopedia dello Spettacolo, Roma, 1954-68, ii, pp. 10-11.

Abbiati 1959

Franco Abbiati, Giuseppe Verdi, 4 voll., Milano: Ricordi, 1959.

Della Corte 1961

Andrea Della Corte, La critica musicale e i critici, Torino: Utet, 1961.

Budden 1973

Julian Budden, The operas of Verdi, 3 voll., London: Cassel, 1973-1981; trad.it. Le opere di Verdi, 3 voll., Torino: Edt, 1985-1988.

De Angelis 1980

Marcello De Angelis, Basevi A., in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, Torino: Utet, 1980, i, pp. 343-344.

Powers 1983

Harold S. Powers, «La solita forma» and the uses of convention, in Nuove prospettive della ricerca verdiana, Atti del Convegno internazionale in occasione della prima del Rigoletto in edizione critica, Vienna 12-13 marzo 1983, Milano: Ricordi, 1987.

Chusid 1997

Martin Chusid, Verdi's middle period 1849-59. Source Studies, Analysis, and Performance Practice, a cura di Martin Chusid, Chicago: The University of Chicago Press, 1997.

Pinzauti 2001

Leonardo Pinzauti, Abramo Basevi, in The New Grove: Dictionary of Music and Musicians, 29 voll., diretto da Stanley Sadie, London: Mcmillan, 2001, ii, p. 834.