Carmina Burana: ricerche sulla musica

Frigus hinc est horridum

cb 82

Canzone strofica a refrain

Walsh 1993:

L'autore di questa lirica tratta in breve la disputa se il chierico o il cavaliere debbano essere preferiti come amanti, un argomento trattato più diffusamente e in modo più umoristico in #29 [Cb 82]. Ma qui la controversia è introdotta in modo curioso e artificioso dopo la prima parte convenzionale sul rinnovamento della natura, che dovrebbe avere rilevanza minore rispetto al tema consueto delle gioie o dei dolori della gioventù innamorata. L'enfasi deliberata nel primo riquadro del poema sull'unione sessuale della primavera e della terra ricettiva (si notino instantia, gravida, partum in str. 1, fetus, semina in str. 2) sembra preparare una raccomandazione alle fanciulle affinché partecipino volentieri a questa scena di rigenerazione cosmica, ma questa provocante prospettiva viene delusa.
L'accurato equilibrio strutturale tra i due temi (con tre strofe e mezzo assegnate a ciascuno), con il concetto di vires naturae che li unisce (si vedano i commenti alla str. 4), mette al riparo dalla possibilità, ventilata nel commento di Schumann, che la fine della poesia vada perduta.
L'ultima strofa presenta qualche difficoltà di interpretazione; la mia soluzione può essere considerata solo provvisoria.

Il testo dell'utima strofa:

vii. Clerici in frigore | observant nos in semine
pannorum in velamine | deinde et in pyxide»
mox de omni clerico | Amoris fit conclusio

È in effetti problematico e viene differentemente tradotto:

Oulmont 1911  
Les clercs pendant le froid
nous regardent à la cuisse [a]
sous le voile de nos vêtements,
et ensuite ils assistent à notre toilette. [b]
Bientôt au sujet de tout clerc,
la conclusion d'Amour fut rendue.
——
a. Dans le Concile de de Remiremont, il est fait allusion aussi à la cuisse
des nonnains qu'il n'est permis de toucher qu'aux clercs de Toul.
b. Pyxis signifie parfois: attirail de toilette, ce qui sert à la toilette.

I chierici durante il freddo
ci guardano la coscia [a]
sotto il velo dei nostri vestiti,
e poi ci aiutano a lavarci. [b]
Subito in merito a qualsiasi chierico,
la decisione sull'amore fu presa.
——
a. Nel Concilio di Remiremont si fa riferimento anche alla coscia delle monache,
che può essere toccata solo dai chierici di Toul.
b. Pyxis a volte significa armamentario da toilette, ciò che serve per la toilette.
Faral 1912  
["] Les clercs, pendant l'hiver,
promènent leurs regards sur notre jambe,
dans le pli de nos tnanteaux,
puis jusqu'à nos plus secrets trésors: [a]
bientôt le clerc arrive tout à fait [b]
au terme de ses désirs".
——
a. Il n'est pas douteux qu'il faille prendre pyxis «coffret, tirelir» (voir
Hauréau, Notices et extraits, t. IV, p. 16) danris un sens libertin.
b. J'entends omni comme un ablatif dépendant de de (cp anc. franç. del tot
«complètement, tout à fait»), et clerico comme un datif épendant de fit.

"I chierici, durante l'inverno,
passano i loro occhi sulla nostra gamba,
nelle pieghe della nostra pelle,
poi sui nostri tesori più segreti: [a]
presto il chierico arriva alla fine [b]
dei suoi desideri".
--
a. Non c'è dubbio che pyxis debba essere inteso come "scrigno, cassetto" (vedi
Hauréau, Notices et extraits, t. IV, p. 16) in senso libertino.
b. Intendo omni come ablativo dipendente da de (cp. anc. franç. del tot
"completamente, abbastanza"), e clerico come dativo dipendente da fit.
Vollmann 1987  
[»] Die Kleriker hingegen erweisen uns in der kalten Jahreszeit
ihre Aufmerksamkeit, indem sie uns mit Getreide versorgen,
mit Tüchern, in die wir uns hüllen können,
und schließlich auch, indem sie uns Büchslein schenken.«
Da ward ganz schnell das Schlußurteil gefällt:
Jeder Kleriker verdient geliebt zu werden.

"I chierici, d'altra parte, ci dimostrano nella stagione fredda
la loro attenzione, fornendoci grano,
con panni in cui avvolgerci,
e, infine, regalandoci piccoli libri".
Il verdetto finale è stato raggiunto rapidamente:
Ogni chierico merita di essere amato.
Walsh 1993  
["] Clerics when the world is cold
lay eyes on us at our conception,
and when we are swathed in swaddling clothes,
and later in the cradle.
Thereafter love's consummation
is gained from every cleric."

"I chierici quando il mondo è freddo
ci guardano al momento del nostro concepimento,
e quando siamo avvolti in fasce,
e poi nella culla.
In seguito la consumazione dell'amore
è ottenuta da ogni chierico".
La Reverdie 2008  
  ["] I chierici, invece, nei giorni freddi,
ci rendono ossequio regalandoci sementi,
fluenti paramenti
e perfino augusto vasellame".
E così in un batter d’occhio si risolse la questione
riguardo ai corteggiamenti dei chierici.
Traill 2018  
["] Clerics in winter's chill
look after us with their seed,
a covering of clothes,
and a box of toiletries,"
Soon after this Love's decision
was made in favor of every cleric.
["] I chierici nel gelo dell'inverno
si prendono cura di noi con il loro seme,
una copertura di vestiti
e una scatola di articoli da toeletta".
Poco dopo la decisione su Amore
è stata presa a favore di tutti i chierici.

Si evidenziano tre livelli di problemi: a) se gli ultimi due versi siano o meno all'interno del discorso diretto; b) se semini velamine pyxide siano interesse dei chierici o un loro dono; c) se vi sia nei primi 4 versi della strofa un doppio senso.

a) il proseguimento del discorso diretto (Faral Walsh) insiste sul doppio senso erotico, ma dal momento che la lirica suggerisce l'idea di un 'contrasto' verrebbe a mancare la risoluzione, pertanto l'ipotesi è da scartare. Del resto l'ironia di una rapida sentenza conclusiva è particolarmente efficace.

b) Il prendersi cura (observant) esclude l'ipotesi di un dono (Vollmann La Reverdie Traill)

c) Il doppio senso attribuito a semi, veli e pisside (genitali femminili, già in Oulmont Faral), potrebbe non esserci (semi foglie, pistillo), se Timo e Lapazio fossero nomi di piante personificate, ma in tal caso non si capisce per quale ragione le prime 3 strofe della lirica insistano sul risveglio di primavera attraverso una metafora sessuale (gravida partum etc.).

La lettura alternativa di Walsh (concepimento, fasce e culla) è interessante perché, se davvero la lirica avesse risvolti sessuali, non si comprenderebbe perché dare nomi maschili alle due erbe personificate, a meno di non immaginare che il poeta, attraverso una chiave pedofila, non immagini i due 'virgulti' (non a caso in italiano la parola corrisponde) che scelgono di essere amati dai chierici, piuttosto che dai soldati. L'aapparente aberrazione è interamente moderna, perché l'ipotesi omosessuale (giustificata dai nomi maschili) era più ovvia nei termini di pederastia antica.

Del resto spesso gli scudi erano decorati da puttini e fra immaginare che due fanciulle scelgano i chierici perché interessati ai loro genitali (nessuna donna che cerca il sesso è desiderabile) è assai più improbabile che supporre due giovinetti che preferiscano essere amati da chi usava occuparsi di loro fin dalla nascita. RImane il contenuto eversivo della lirica che evidentemente la metafora vegetale tenta di stemperare.

 

 

Fonti

B München, Bayerischen Staatsbibl., Clm. 4660 (CB) ca 1230 info 35r 7 strofe  

Bibliografia

Legenda — Testo:   Edizione testo/musica   Riferimento

    B
Oulmont 1911 48-50] ed. e trad. fr.
Faral 1912 513-514] ed. e trad. fr.
Hilka-Schumann 1970 [1941] ii.64] #82 ed. critica
Vollmann 1987 286] ed. + trad. ted. e apparato
Walsh 1993 82] ed. + trad. ingl. e apparato
Traill 2018 543] ed. + trad. ingl e apparato
a. txt

Testi

        [trad. la Reverdie]
i. Frigus hinc est horridum | tempus adest floridum
veris ab instantia | tellus iam fit gravida
in partum inde solvitur | dum florere cernitur
aa
bb
cc
7pp con
anacrusi
frequenti
Il freddo da adesso è sgradevole | il tempo diventa florido
a ragione della primavera | già la terra si fa gravida
ad un parto quindi s'indirizza | mentre sceglie di fiorire
Se ne è andato l’arcigno gelo, ecco di nuovo la stagione dei fiori:
incitata dalla primavera già la terra si fa nuovamente feconda
e sotto i nostri occhi prorompe in un parto fiorito.
r. O o o a i a e | Amor insolabile
clerus scit diligere | virginem plus milite
    Oo òa i aè | amore evidente [a]
il clero apprezza | la verginità, più del soldato
O amore che non ami star solo!
Un chierico sa amare una fanciulla assai meglio di un guerriero!
ii. Sol tellurem recreat | ne fetus eius pereat
ab aeris temperantia | rerum fit materia
unde multiplicia | generantur semina
    Il sole rigenera la terra | affinché il suo germoglio non perisca
per la mitezza dell'aria | la cosa diviene sostanza
per cui molti | semi son generati
Il sole infonde nuova forza alla terra affinché in lei la vita non perisca
in boccio, l’aria fattasi mite dà nutrimento alla natura, e dovunque
germogliano semi d’ogni foggia.
r. O o o a i a e...        
iii. Mons vestitur floribus | et sonat a volucribus
in silvis aves concinunt | dulciterque garriunt
nec Philomena desinit | iacturam suam meminit
    I monti sono vestiti di fiori | e risuonano per i volatili
nei boschi gli uccelli cinguettano | e più dolcemente pigolano
né Filomena evita| di ricordare la sua sventura
Le colline si rivestono di fiori e echeggiano del canto degli uccelli, nei
boschi i volatili cantano tutti assieme con dolce stridio: né Filomela si
stanca mai di rievocare col canto la sua passata sventura.
r. O o o a i a e...        
iv. Ridet Terre facies| colores per multiplices
«Nunc audite virgines | non amant recte milites
miles caret viribus | nature et virtutibus»
    Ride il volto della Terra | fra molteplici colori
– Ora udite vergini: [b] | non amano bene i soldati
i soldati mancano delle potenze | naturali [c] e di valore
Il volto della terra sorride frammezzo a mille colori – e ora ascoltatemi
bene, o fanciulle: i guerrieri non sono capaci di amare, ai guerrieri
fanno difetto le passioni e la forza della natura ridestata!
r. O o o a i a e...        
v. Thymus et Lapathium | inierunt hoc consilium
«Propter formam milites | nobis sunt amabiles»
«De quibus stulta ratio | suspensa est solutio»
    Timo e Lapazio | cominciarono per ciò a considerare:
– Per l'aspetto i soldati | ci sono cari
– Dei quali la stupidità | rende incerta la decisione
Timo e Rabarbaro cominciarono questa disputa; una dice: «I guerrieri
ci affascinano con la loro prestanza!» e l’altra: «Che argomentazioni
stupide, non vale nemmeno discuterne, tanto sono ridicole».
r. O o o a i a e...        
vi. «Sed in curtibus milites | depingunt nostras facies
cum serico in palliis | colore et in clipeis»
«Quid prosunt nobis talia | cum forma perit propria?
    Ma in corte i soldati | dipingono le nostre effigi
sulle vesti di seta | e con i colori sugli scudi
– Perché ci giova ciò | quando il loro aspetto non rimane?
«Ma i cavalieri, durante le giostre, si fanno dipingere i nostri ritratti
sulla seta delle sopravvesti e sugli scudi!» «E che vantaggio ce ne
viene, visto che ben presto sono cancellati?
r. O o o a i a e...        
vii. Clerici in [frigore] [d] | observant nos in semine
pannorum in velamine | deinde et in pyxide»
Mox de omni clerico | Amoris fit conclusio
    – I chierici quando è freddo | si occupano di noi per i semi
per il velame del panneggio | nondimeno e per la pisside – [e]
Subito a favore di ogni clerico | sull'amore fu sentenza
I chierici, invece, nei giorni freddi, ci rendono ossequio regalandoci
sementi, fluenti paramenti e perfino augusto vasellame». E così in un
batter d’occhio si risolse la questione riguardo ai corteggiamenti dei chierici.
———
a. Cioè che sta sotto il sole; la correttezza di questa interpretazione si lega all'attacco della strofa successiva.
b. Che non conoscete amore
c. Nel senso di 'predisposizione naturale, complessione': mancano cioè di passione, trasporto: non quindi della forza fisica
d. Evidente errore (frigore piano, rima trascurata). Walsh propone limine, ma funziona meglio frigedine.
e. Dell'eventuale doppio senso discuto sopra.

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