Carmina Burana: ricerche sulla musica

O fortuna

cb 17

 

O Fortuna, | velut Luna | statu variabilis,
semper crescis | aut decrescis; | vita detestabilis
nunc obdurat | et tunc curat | ludo mentis aciem;
egestatem | potestatem | dissolvit ut glaciem.
Sors immanis | et inanis | rota tu volubilis,
status malus, | vana salus | semper dissolubilis,
obumbrata | et velata | mihi quoque niteris;
nunc per ludum | dorsum nudum | fero tui sceleris.
Sors salutis | et virtutis | mihi nunc contraria,
est affectus | et defectus | semper in angaria.
Hac in hora | sine mora | corde pulsum tangite;
quod per sortem | sternit fortem | mecum omnes plangite!
a|a|b [4p | 4p | 7pp]
c|c|b
O Fortuna, mutevole come la luna,
sempre cresci o cali; l'odiosa vita
ora abbatte ora conforta a turno le brame della mente;
dissolve come ghiaccio miseria e potenza.
Sorte possente e vana, cangiante ruota,
maligna natura, vuota prosperità che sempre si dissolve,
ombrosa e velata sovrasti anche me;
ora al gioco del tuo capriccio io offro la schiena nuda.
Le sorti di salute e di successo ora mi sono avverse,
tormenti e privazioni sempre mi affliggono.
In quest'ora senza indugio risuonino le vostre corde;
come me piangete tutti: a caso ella abbatte il forte!

Il brano è stato intonato (a parte Orff) in Boston 1996. Come dichiarato nel Cd la musica sarebbe tratta da "Raynouard 1559". François Just Marie Raynouard (1761-1836) fu un celebre filologo, ma l'indicazione rimanda in realtà al n. 1559 di Raynaud 1884, il fondamentale repertorio della lirica in lingua d'oïl. Si tratta cioè di Quant li roussignols jolis, lirica attribuita dubitativamente a Raoul de Ferier (codd. °MT e C) o al Chastelain de Coucy (codd. °KPX). L'adattamento di Joel Cohen (qui sotto), si rivela in realtà molto libero rispetto alla versione del cod. °M (a fianco), la più vicina a quella proposta da Cohen.

All'originale eptasyllabe francese (òoòoòoò), 10 versi, è adattato il dimetro trocaico latino (òoòo|òoòo), 8 versi.

Non vi sono legame con i contenuti testuali e la scelta appare casuale e limitata alla corrispondenza metrica, peraltro non perfetta. Il facsimile e l'edizione del codice, con ritmo in 3/4, apparente modello di Cohen, fu pubblicato in Beck 1938 (rist. 1970). Non sembra che Quant li roussignols sia mai stato inciso.

 

Quant li louseignolz jolis | Chante seur la flour d'esté,
Que naut la rose et le lis, | Et la rousée u vert pré,
Plainz de bone volenté | Chanterai con sins amis;
Maiz de tant sui esbahis | Que j'ai si tres haut pensé,
Qu'a painnes iert acomplis | Li servirs dont j'atent gré.