Annotazioni

 

Cover dell'album del 1985

Russians di Sting

Oltre due secoli di storia

 

 

1. Dimitriev | 2. Tynjanov | 3. Prokof'ev | 4. Sting

 

Scritta da Sting nel 1985, Russians è stata riproposta nel 2022 in occasione della guerra russo-ucraina, ma la sua storia è molto più antica.

Russians mostra come una canzone, oltre al testo, possa usare anche la musica per trasmettere significati che si stratificano nel tempo. L'uso del tema di Prokof'ev rimanda alla critica sociale messa in atto dal racconto di Tynjanov la cui pellicola, a sua volta, recupera il disimpegno cortigiano di un poeta settecentesco per descrivere l'avvilimento degli ideali privati oppressi dall'ottusità del potere politico.

1. Dimitriev

Ivan Ivanovič Dimitriev (1760-1837) è l'autore de Il colombo, una poesia che diventò straordinariamente popolare in Russia. Politico e letterato che aderì al movimento sentimentalista, fu molto vicino agli zar Paolo I (1796-1801) e Alessandro I (†1825). Dopo essere stato ministro della Giustizia (1810-14) si ritirò a vita privata per dedicarsi alla pubblicazione delle sue opere letterarie.

Il colombo ["Голубок"] fu pubblicato per la prima volta nel 1792.

  [traslitterazione]  
1. Стонет сизый голубочек,
Стонет он и день и ночь;
Миленький его дружочек
Отлетел надолго прочь.
2. Он уж боле не воркует
И пшенички не клюет;
Всё тоскует, всё тоскует
И тихонько слезы льет.
3. С нежной ветки на другую
Перепархивает он
И подружку дорогую
Ждет к себе со всех сторон.
4. Ждет ее... увы! но тщетно,
Знать, судил ему так рок!
Сохнет, сохнет неприметно
Страстный, верный голубок.
5. Он ко травке прилегает,
Носик в перья завернул;
Уж не стонет, не вздыхает;
Голубок... навек уснул!
6. Вдруг голубка прилетела,
Приуныв, издалека,
Над своим любезным села,
Будит, будит голубка;
7. Плачет, стонет, сердцем ноя,
Ходит милого вокруг —
Но... увы! прелестна Хлоя!
Не проснется милый друг!
Stonet sizyj goluboček.
Stonet on i den’ i noč’;
Milen’kij ego družoček
Otletel nadolgo proč’.
On už bole ne vorkuet
I pšenički ne kljuët;
Vsë toskuet, vsë toskuet
I tichon’ko slëzy l’ët.
S nežnoj vetki na druguju
Pereparchivaet on
I podružku doroguju
Ždët k sebe so vsech storon.
Ždët eë… uvy! No tščetno,
Znat’, sudil emu tak rok!
Sochnet, sochnet neprimetno
Strastnyj, vernyj golubok.
On ko travke prilegaet,
Nosik v per’ja zavernul:
Už ne stonet, ne vzdychaet;
Golubok… navek usnul!
Vdrug golubka priletela,
Priunyv, izdaleka,
Nad svoim ljubeznym sela,
Budit, budit golubka.
Plačet, stonet, serdcem noja,
Chodit milogo vokrug –
No… uvy! Prelestna Chloja!
Ne prosnëtsja milyj drug!

Geme il colombo grigio,
geme giorno e notte;
la sua dolce amica
è volata via da tempo.

Non tuba più
e non becca il grano;
tutto è triste, molto triste
e piange dolcemente.

Da un tenero ramo all'altro
vola continuamente
e attende la cara amica
vedere da ogni parte.

L'aspetta... Ah, ma invano
così vuole il destino.
S'asciuga gli occhi senza farsi notare
il colombo appassionato e fedele.

Si rannicchia nell'erba,
piega il beccuccio nelle piume;
più non geme più, più non sospira;
il colombo... s'è addormentato per sempre.

Improvvisamente una colomba volò
sconsolata, da lontano,
sopra il suo gentile amato:
"Sveglia, sveglia colombo!"

Piange e geme con un peso al cuore,
cammina intorno all'amato,
ma ahimè, bella Cloe,
il caro amico non si sveglierà.

I versi furono subito musicati da Fyodor Mikhailovich Dubyansky (1760-1796) e alla fine dell'Ottocento da Eduard Frantsevich Nápravník (1839-1916), in una composizione per coro (op. 55/1).

Romanza di Dubyansky

| (str. 1, 4, 6, 7) tenore Kostantin Pluzhnikov
| (tutte le strofe) soprano Maria Pavlova

La versione di Dubyansky fu riutilizzata (e riadattata) dal compositore Valery Gavrilin (1939-1999) nel 1989 per un'opera-balletto per la televisione tratta da Le nozze di Balzaminov ["Женитьба Бальзаминова"], testo teatrale (1861) di Alexander Nikolayevich Ostrovsky, da cui un film del 1964 [trailer]

| (prime tre strofe) dalle Nozze di Balzaminov, vers. di Gavrilin 1989

Né il testo, né la musica rivelano messaggi politici, ma proprio il suo disimpegno cortigiano e l'immediata fortuna popolare le hanno permesso di diventare emblema dell'ipocrisia sociale.

2. Tynjanov

Jurij Nikolaevič Tynjanov (1894-1943) fu un letterato, rappresentante del formalismo russo, fra i primi attenti al cinema. Scrisse anche saggi, di cui in italiano sono apparsi un articolo (1925) dal titolo Le basi del cinema (in I formalisti russi nel cinema, Mimesis 2019) e un libro dal titolo Avanguardia e tradizione (Dedalo 1993)

Il tenente Kijè

Incaricato di preparare la sceneggiatura per il film Il tenente Kijè, completata nel 1927, la pellicola non fu poi realizzata se non nel 1934 come film sonoro (regia del 28enne Aleksandr Fajncimmer). Nel frattempo fu pubblicato come racconto nel 1928 ["Лейтенант Киже"]. La vicenda s'ispirava alle Storie dei tempi di Paolo I (1870) di Vladimir Dal'.

| Film integrale, sottotiolato in inglese

Ambientato nei 5 anni dello zar Paolo I (1796-1801) – già in conflitto con la madre Caterina, poi autocrate sospettoso – il film narra della 'creazione', per un errore di copiatura, di un ufficiale mai esistito. L'ufficiale subirà la deportazione in Siberia, sarà poi reintrodotto nei ranghi, otterrà una promozione, un matrimono, un figlio e infine la morte con funerali di Stato alla presenza dello zar (a cui nessun vuol dire la verità). Quasi ripensamento dei Vestiti nuovi dell'imperatore, il racconto esprime il disprezzo dello stato russo per la dignità umana.

Il testo fu tradotto in italiano come Il tenente Enti (ed. Daniela Di Sora, Firenze: Editoriale Sette, 1984) [recensione] e due anni dopo come Il sottotenente Summenzionato (ed. Giuliana Raspi, Palermo: Sellerio, 1986, 21992).

3. Prokof'ev

Il coinvolgimento del quarantenne Prokof'ev per le musiche del Tenente Kijè, sua prima colonna sonora, fu parte delle strategie per far rientrare il compositore nell'Urss di Stalin (1522-1953), cosa che in effetti avvenne un paio d'anni dopo l'uscita del film (1936).

Per descrivere la sventurata moglie, dama di compagnia della zarina, destinata ad un ufficiale che non esiste, il film la mostra malinconica che canta all'arpa la canzone di Dimitriev. Prokof'ev ne riscrive la musica su una forma tripartita che riutilizza le prime tre strofe (quasi integralmente) della lirica (sez. A), cui aggiunge altri 9 versi (sez. B) tratti di un poeta anonimo pubblicato in una rivista russa del 1803 [cfr Arkhipov 2013].

A   
Стонет сизый голубочек,
Стонет он и день и ночь;
Миленький его дружочек
Отлетел надолго прочь.
Он уж боле не воркует
[...]
Всё тоскует, всё тоскует
[...]
С нежной ветки на другую
Перепархивает он
И подружку дорогую
Ждет к себе со всех сторон.   
Stonet sizyj goluboček.
Stonet on i den’ i noč’;
Milen’kij ego družoček
Otletel nadolgo proč’.
On už bole ne vorkuet
I pšenički ne kljuët;
Vsë toskuet, vsë toskuet
I tichon’ko slëzy l’ët.
S nežnoj vetki na druguju
Pereparchivaet on
I podružku doroguju
Ždët k sebe so vsech storon.

Geme il colombo grigio,
geme giorno e notte;

la sua dolce amica
è volata via da tempo.

Non tuba più

tutto è triste, molto triste

Da un tenero ramo all'altro
vola continuamente

e attende la cara amica
vedere da ogni parte.

B
Полно, сердце, успокойся,
Полно бабочкой летать!
Ты попробуй и не бойся
Уголок другой достать!
Сердце начало искать.
Полно ...
Как же, сердце, ты решило,
Где мы будем летом жить?
Сердце бедное забилось
И не знало, как нам быть.
Polno, serdce, uspokojsja,
Polno babočkoj letat’!
Ty poprobuj i ne bojsja
Ugolok drugoj dostat’!
Serdce načalo iskat’
Polno ...
Kak že, serdce, ty rešilo,
Gde my budem letom žit’?
Serdce bednoe zabilos’
I ne zanlo, kak nam byt’.

Basta, cuore, calmati!
Basta volare come una farfalla!

Prova, senza aver paura,
a trovarti un altro angolo.
Il cuore ha iniziato a cercare.

Basta ...

Cuore, hai deciso
dove vivremo in estate?
Il povero cuore si è affannato
e non ha saputo che fare.

A
Стонет ...
Stonet ...

Geme ...

La musica di Prokof'ev ricrea le sonorità tradizionali russe, con l'uso del minore e dell'alternanza I-IV grado: suona antica e insieme rassegnata.

| Prokof'ev, Romanza op. 60 bis (Deutsche Grammophon 1991)

In realtà alla fine il montaggio del film permetterà di cantare solo i primi quattro versi:

| Scena della romanza dal Il tenente Kijè

Prokov'ev decise quindi di recuperare le musiche del film realizzando una suite esclusivamente strumentale in 5 tempi (la Romanza è il n. 2), benché anche un altro episodio fosse vocale (Troika, n. 4). Le due liriche saranno pubblicate in appendice all'edizione col titotolo Due romanze (op. 60 bis), ma verranno raramente eseguite con la voce. Al contrario la Suite strumentale diverrà celeberrima.

Prokof'ev, Suite del Tenente kijé op. 60 (partitura)
Prokof'ev, Suite del Tenente kijé op. 60 (integrale) + partitura
Prokof'ev, Romanza strumentale dalla Suite op. 60 + partitura

Sarà la versione strumentale a interessare Sting.

4. Sting

Il primo album di Sting pubblicato dopo aver lasciato i Police è The dream of the blue turtles [] (1985) dove il brano di maggior successo, apparso anche come singolo, è Russians, la cui melodia riprende quella della Romanza di Prokof'ev. Il video recupera le atmosfere del Dottor Stranamore.

| Sting, Russians (video ufficiale 1985)
In Europe and America
There’s a growing feeling of hysteria
Conditioned to respond to all the threats
In the rhetorical speeches of the Soviets
Mr. Khrushchev said “We will bury you”
I don’t subscribe to this point of view
It would be such an ignorant thing to do
If the Russians love their children too

In Europa e in America
c'è un crescente sentimento di isteria
condizionato a rispondere a tutte le minacce
dei discorsi retorici dei Sovietici

Kruscev [a] disse: "Vi seppelliremo"
Non sottoscrivo questo punto di vista
sarebbe una cosa così ignorante da fare
perché anche i russi amano i loro figli

How can I save my little boy
From Oppenheimer's deadly toy?
There is no monopoly of common sense
On either side of the political fence
We share the same biology
Regardless of ideology
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too
[strumentale]
There is no historical precedent
To put the words in the mouth of the president
There’s no such thing as a winnable war
It’s a lie we don’t believe anymore
Mr. Reagan says we will protect you
I don’t subscribe to this point of view
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too
[strumentale]
We share the same biology
Regardless of ideology
What might save us me and you
Is if the Russians love their children too

Come posso salvare il mio bambino
dal giocattolo mortale di Oppenheimer? [b]
Non c'è il monopolio del buon senso
in nessuno dei lati della barricata politica

Condividiamo la stessa biologia
a prescindere dall'ideologia
Credetemi quando vi dico
che spero che anche i russi amino i loro figli

 

Non ci sono precedenti storici
per mettere le parole in bocca al Presidente
Non esiste una guerra che si possa vincere:
è una bugia a cui non crediamo più

Reagan [c] dice che vi proteggeremo
Non sottoscrivo questo punto di vista
sarebbe una cosa così ignorante da fare
perché anche i russi amano i loro figli

 

Condividiamo la stessa biologia
a prescindere dall'ideologia
Ciò che potrebbe salvarci, io e voi
è che anche i russi amano i loro figli

a. Nikita Krusciov [Chruščëv] fu il presidente dell'Urss che successe a Stalin (1953-1964)
b. Robert Oppenheimer (1904-1967) fu fra i fisici più in vista fra quelli che parteciparono alla realizzazione della bomba atomica.
c. Reagan fu presidente degli Usa (1981-1989) negli anni in cui fu scritta la canzone

La canzone prende una posizione esplicita sul potenziale scontro bellico fra Russia e America negli ultimi anni della Guerra fredda. Sting non contrappone Regan al neoeletto Gorbacev, ma al vecchio Krusciov, perché lui era l'emblema dell'Urss-che-faceva-paura, personaggio legato all'episodio dei missili di Cuba. Il refrain ("Russians love their childrens too") vuole disinnescare la costruzione del nemico sovietico.

Del tema di Prokof'ev, scelto come esempio di quella Russia colta, seducente e insieme autocritica, Sting coglie la malinconica rassegnazione, non è invece interessanto a conservare l'elemnto folklorico (riconoscibile in un'armonia statica) e pertanto melodia e armonia sono efficacemente modificate:

Tuttavia proprio neigli interventi strumentali della canzone il tema di Prokof'ev è citato esplicitamente.

Riproposta del 2022

Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, 36 anni dopo Sting ripropose Russians in una versione live per chitarra acustica e violoncello in cui viene soppressa al strofa di Reagan.

| Sting, Russians (riproposta 2022)

Sting ha poi commentato sulla sua pagina di Instagram:

I’ve only rarely sung this song in the many years since it was written, because I never thought it would be relevant again. But, in the light of one man’s bloody and woefully misguided decision to invade a peaceful, unthreatening neighbor, the song is, once again, a plea for our common humanity. For the brave Ukrainians fighting against this brutal tyranny and also the many Russians who are protesting this outrage despite the threat of arrest and imprisonment – We, all of us, love our children. Stop the war.

Sarà difficile d'ora in poi, per un inevitabile meccanismo di ritorno, ascoltare la Suite di Prokof'ev evitando di pensare alla follia della guerra.

 

Davide Daolmi © 2022

Un sentito ringraziamento a Gian Piero Piretto per il prezioso aiuto