Trattatistica

L'ampia produzione teorica di Banchieri rischia di disorientare, e merita quindi una presentazione complessiva.

Quattro sono le opere più note (e maggiormente ripubblicate in vita):
– la Cartella, con ben 5 edizioni
– l'Organo suonarino, con 6 uscite distinte (ma solo 3 edizioni)
– le Conclusioni nel suono dell'organo, pubblicate in 4 diverse forme (sebbene solo una sia comunemente nota)
– le due edizioni delle Lettere armoniche.

A queste, sebbene non altrettanto noto, vale la pena affiancare il Direttorio monastico, anch'esso ripubblicato più volte seppur in forma parziale. Accanto proliferano numerosi altri titoli teorici di minor diffusione.

Il grosso della sua produzione ha finalità didattiche. Se ne distaccano le Conclusioni e le Lettere. Queste ultime si possono considerare una sorta di florilegio autoencomiastico dei buoni rapporti professionali tenuti in vita: non si affrontano realmente argomenti di teoria musicale. Al contrario le Conclusioni sono l'opera più erudita del monaco bolognese, l'unico vero trattato in senso stretto.

Tutta la restante produzione si rivolge da un lato alla formazione del musicista (dove le 5 edizione della Cartella sono il nucleo portante), dall'altro a quella di organisti e cantori ecclesiastici con particolare riferimento alla prassi liturgica (qui si segnalano l'Organo suonarino e il Direttorio monastico).

Sulla base dello schema, Lettere a parte, s'individuano due grandi nuclei: la Cartella (didattica per il futuro maestro di cappella) e l'Organo (liturgico per l'organista). Di quest'ultimo gruppo, pur derivati, i rami laterali (Dialogo, Arpichitarrone e Conclusioni) sono più interessati all'esecuzione alla tastiera.

Cartella

Cartella musicale · Cfr. scheda

Duo maestro discepolo [1609 · 1613 · (1673)] · Due dei cataloghi di Banchieri sembrano riferire questi duetti stampati separatamente: NP 18 (Maestro e discepolo duo di note), CT [—] e CN 27 (Duo intitolati Maestro e discepolo), con dedica a Girolamo Giacobbi (†1628) maestro di cappella in S. Petronio a Bologna (dal 1604). Si tratta probabilmente dei Duo in contrappunto sopra ut re mi fa sol la pubblicati in Cartella II (1609) e III (1613), e ristampati come esercizio didattico in Synopsis Musica (Ratisbona 1673).

Canoni [s.a. · 1613 · (1615)] · Anch'essi pubblicati in folio a Milano (Lomazzo, s.a.). Banchieri li ripubblica nella Cartella III (1613) e, con risoluzione, in una raccolta veneziana di Romano Micheli (1615); quest'ultima pubblicazione è ricordata nelle Lettere (I, p. 50).
Come informano i tre cataloghi di Banchieri (NP 28, CT 29, CN 24) la stampa milanese era dedicata a Giovanni Paolo Cima (†1630) organista in Santa Maria presso San Celso a Milano. La ristampa di cui riferisce NP è quella della Cartella III (1613).

Mano [1611] · Pubblicata per la prima volta a Milano nel 1611 come foglio singolo. L'unicum conservato nella Biblioteca Ambrosiana è attualmente irrintracciabile.
Nei tre cataloghi di Banchieri ha i numeri NP 17 (Carta e mano di canto fermo), CT 27 (Carta di canto fermo) e CN 19 (Regole del canto fermo in foglio), con dedica al padre cantore di Santa Maria della Grazie a Milano. Le due ristampe a cui fa riferimento NP non sono note, ma i contenuti dovrebbero essere gli stessi trattati nella Cartella I-II e Cartellina di canto fermo.

Cartellina canto fermo [1614] · Volumetto di 80 pp. con i rudimenti musicali per il cantore (mano, chiavi, solmisazione). Poiché ignorato da tutti i cataloghi di Banchieri è possibile che sia un estratto della Cartella.

Principiante fanciullo [1625] · Venezia 1625. Raccolta di duetti di vari autori con finalità didattica; la parte pratica da affiancare aggli insegnamenti teorici della Cartella.

Dialogo [? · 1610 · 1611] · Noi conosciamo l'operina solo per la pubblicazione in Organo suonarino II (1611), ma il frontespizio dei Secondi pensieri (1610-11) riporta: «et agg. un dialogo di esso autore ... sopra le quatro varietà de bassi continui da gli odierni compositori impressi».
I cataloghi la numerano NP 8 (Dialogo nel suono dell'organo), CT 32 (Dialogo sopra il sonare il basso nell'organo) e CN 21 (Dialogo sopra gli bassi continui). NP registra 2 rist. e dedica il Dialogo ad Angelo Maria Alchigi, abate generale olivetano (CT senza dedica e CN all'Este); forse era apparsa anche separatamente con dedica all'Alchigi.

Arpichitarrone [1610 · 1611 · 1613] · La descrizione apparve per la prima volta nei Secondi nuovi pensieri (Milano 1611 con la dedica ad Alfonso [iii] d'Este del 1610, in Lettere 18), poi in Organo suonarino II (1611) e, con un'importante sezione aggiunta, in Terzi pensieri (1613). Cataloghi di Banchieri: NP 33, CT 30, CN 22 (NP registra una sola rist. evidentemente non computando la iii apparsa proprio in NP).

Questi Pensieri, creduti perduti, sono stati recentemente rintracciati a Cracovia (e un microfilm è presso I Tatti a Firenze). Tuttavia il frontespizio riporta l'incongruenza di accostare l'anno 1611 all'op. XIV (Tini e Lomazzo svolsero attività insieme dal 1603 al 1612): l'op. XIV corrisponde al 1606, non al 1611, altrimenti dobbiamo immaginarci di leggere op. 'XXIV' (è da escludere una ristampa, perché i cataloghi di Banchieri non la prevedono). Quest'ultima ipotesi è la più attendibile perché nella ristampa ampliata apparsa nei Terzi pensieri (1613) si dice: «Feci stampare a Milano nel mio Secondo libro di nuovi pensieri ecclesiastici, dedicati all'illustriss. ed eccellentiss. marchese d. Alfonso d'Este, la veduta inscrizione che fu sotto il dì 10 aprile 1610; similmente la feci ristampare nella seconda impressione dell'Organo suonarino che fu sotto il dì 14 ottobre 1611».

Organo

Organo suonarino [i: 1605 · 1608 | ii: 1611 | iii: 1622 · 1627 · 1638] · Stampato la prima volta in 4° piccolo (128 pp.) a Venezia nel 1605 (dedica Malabbia). Una ristampa fu pubblicata secondo Fétis nel 1608 (edizione perduta ma registrata dai cataloghi). La seconda edizione in 4° grande (108 pp.) appare nel 1611 (qui il 'Quinto registro' è introdotto dalle ristampe dell'Arpichitarrone [Arpitarrone] e del Dialogo sul continuo) e dedicata al card. Scipione Borghese. La terza, del 1622, in 8° (164 pp.) è ded. a Protasio Stagiera, ristampata identica nel 1627 (detta iv impr.) e postuma nel 1638; a quanto pare, ingloba il Frutto salutifero.
Cataloghi:
II: NP 5 (Organo sonarino in folio R. 3), CT 6 (Organo sonarino in folio R. 2) e CN 4 (Organo suonarino in fogli reali), dedica al card. Scipione Borghese
I: NP 12 (Organo suonarino piccolo R. 1), CT 15 (Organo suonarino) e CN 15 (Organo sonarino in quarto), dedica al reverendo Malabbia, abate di Verona, visitatore olivetano.

Frutto salutifero [1614 · (1622 · 1627 · 1638)] · Volumetto in 16° di 136 pp. (unicum a Bologna) informazioni musicali per la celebrazione della messa da parte dei sacerdoti. Fu incorporato nell'Organo suonarino III (1622, 1627 e 1638).

Cantorino [1611 · 1622] · Stampato per la prima volta nel 1611 a Milano (Ponzio e Piccaglia) come Cantorino olivetano (volumetto di 32 pp.). Ristampato nel 1622 come Cantorino utile a novizi; quest'altra pubblicazione è di oltre 100 pp., prevalentemente di esempi musicali. La parte teorica è limitata alle prime 32 pp. che probabilmente (v. prefazione) coincidono con il Cantorino del 1611. Queste stesse pagine teoriche sono poi confluite nel Direttorio monastico (1615) e nei Progressi (1616).
Cataloghi: NP 34 (Cantorino olivetano R. 1, alli benigni lettori), CT 33 (Cantorino olivetano) e CN 8 (Cantorino non finito per gli novizi olivetani, al padre Alchisio).

Direttorio monastico [1615 · 1616] · Volume di 408 pp. per l'educazione del coro all'Ufficio monastico olivetano. Inglobato il Cantorino 1611. Parti ristampate nel volumetto di sole 32 pp. Progressi politici e cristiani (1616). La contiguità fra il Cantorino e il Direttorio è resa palese dalla pubblicazione dal Cantorino olivetano di Alfonso Bovio di Finale (Venezia 1661) che dichiara di averlo stampato perché ormai introvabile il Direttorio monastico di Banchieri.

Conclusioni · Cfr. scheda