Frontespizio della prima edizione (1854)

Robert Schumann
Gesammelte Schriften

Leipzig: Georg Wigand Verlag, 1854

l'autore | la raccolta | le edizioni | la fortuna

l'autore

Robert Alexander Schumann (Zwickau, Sassonia 1810- Endenich, Bonn 1856) è il quinto figlio di August Schumann e Johanna Schnabel. A Zwickau il padre aveva aperto una libreria e casa editrice (in società con un fratello) che ebbe il merito di pubblicare i classici di tutto il mondo in edizione tascabile. Durante l'infanzia gli viene trasmessa dal padre la passione per la letteratura e le arti.

Si iscrive al liceo di Zwickau nel 1820, dove ha modo di affiancare agli studi letterari anche quelli musicali, grazie al vivace clima culturale del ginnasio. L'attività letteraria di Schumann, soprattutto in questa fase, costituisce il naturale complemento a quella musicale. Tra le sue letture preferite spiccano Hoffmann, Schlegel, Wackenroder e Novalis. La passione per Jean Paul lo porta a pensare di dedicarsi alla poesia:

Cosa io sia veramente non lo so ancora con chiarezza. Fantasia credo di averne [...] Non sono certo un pensatore, non riesco mai a proseguire logicamente il filo di un buon pensiero. Se io sono o no un poeta (diventarlo infatti è impossibile) lo decideranno i posteri. [riferimento bibliografico]

Fu da sempre incoraggiato dal padre nell'intraprendere la carriera musicale, tanto che nel 1822 cercò di fargli proseguire gli studi pianistici con Carl Maria von Weber. La passione per la musica si accompagnava sempre agli studi letterari.

Nel 1828 inizia gli studi alla facoltà di giurisprudenza di Lipsia, dove entra in contatto con il vivace mondo culturale e soprattutto musicale: conoscerà lì Friedrich Wieck, didatta e pianista, da cui prenderà lezioni di pianoforte. L'interesse per la carriera universitaria è abbandonato nel 1830, dopo aver assistito ad un concerto di Paganini a Francoforte sul Meno, che lo convinse della sua vocazione musicale. Si stabilisce a casa di Wieck dove vive anche la figlia del maestro – la giovane pianista prodigio, Clara, di cui si innamorerà dopo qualche anno e che diventerà sua moglie nel 1840.

Sono di questi anni le prime composizioni: Variazioni su un tema ABEGG e i Papillons, recensite positivamente da Grillparzer e Rellstab. Nel 1832 l'applicazione di un erroneo metodo di studio gli procurò una distorsione ed una paralisi all'indice e al medio della mano destra, che gli impediscono di prospettare una carriera pianistica. Si dedicherà primariamente alla composizione affiancando ad essa gli interessi critico letterari.

Si presenta per la prima volta in veste i recensore nel 1831, scrivendo una recensione per l'«Allgemeine Musikalische Zeitung» sulle Variazioni sul tema «Là ci darem la mano» di Don Giovanni op. 2 di Chopin. Nei due anni successivi scrisse anche per la rivista «Der Komet» e per il quotidiano locale di Lipsia.

Verso la fine del 1833, ogni sera e come per caso, si trovò insieme in Lipsia, un certo numero di giovani musicisti, dapprima in socievole riunione, e poi per uno scambio di pensieri sull'arte ch'era cibo e bevanda della loro vita, la Musica.

Così descrive Robert Schumann (nella prefazione dei suoi Scritti critici) il contesto in cui si profila l'idea di una rivista musicale. Con gli amici e colleghi Julius Knorr, Ludwig Schunke, Friedrich Wieck fonda la «Neue Leipziger Zeitschrift für Musik» con il preciso scopo di far «tornare in onore la poesia dell'arte». A causa della morte improvvisa di Schunke ed il magro successo iniziale della rivista, Schumann si trovò dopo poco tempo costretto a proseguire da solo l'avventura editoriale. Affidò la stampa all'editore Barth e mutò il titolo in «Neue Zeitschrift für Musik», che diresse fino al 1844 in compagnia dei personaggi più o meno immaginari della sua Davidsbündler [Lega dei fratelli di Davide]. Nel giugno 1843 Schumann decide di lasciare la rivista a Franz Brendel che ne divenne responsabile ed editore (fino al 1868).

la raccolta

Gli scritti critici di Robert Schumann [precisa in quali testate prevalentemente pubblicati] costituiscono una testimonianza della vita musicale della sua epoca di gradissimo valore. La scoperta del ventenne Chopin, del sinfonismo di Berlioz e della bellezza delle opere di Schubert e di Mendelssohn, delle 'vie nuove' brahmsiane, definiscono l'estrema sensibilità critica schumanniana, che è tanto musicale quanto letteraria.

Parole di stima, con lodi che al lettore moderno potrebbero sembrare quasi eccessive, sono destinate anche ad autori di cui oggi poco si conosce, mentre al contrario fu molto duro con gli operisti, dichiarando antipatia per Rossini (pur riconoscendone il genio nel Barbiere di Siviglia) e 'smontando' i procedimenti operistici di Meyerbeer.

Si nota la differenza tra la scrittura dei primi anni, aforistica, brillante e dai tratti spesso umoristici, e quello degli ultimi, in cui è evidente uno Schumann più riflessivo e cauto. Nelle sue recensioni Schumann dà voce ai Davidsbündler, insieme di personaggi immaginari (frutto della mente di Schumann, tra cui Florestano ed Eusebio) e realmente esistenti (Clara Wieck, Friedrich Wieck, Mendelssohn e altri). Questi riferimenti letterari e i giochi di parole trovano un corrispettivo anche nelle opere musicali di quegli anni: segnatamente nel Carnaval.

Schumann trova in questi scritti il mezzo ideale per costruire un ponte tra le sue passioni giovanili, la musica e la letteratura, per immortalare la situazione storica che lo circonda, per educare il pubblico, per parlare di sè e della sua musica. Ci appaiono quasi come il riflesso della vita stessa di Schumann e non a caso, tra i primissimi aforismi contenuti nella raccolta, Schumann fece dire a Florestano: «Non amo gli uomini la cui vita non è all'unisono con le opere».

indice

Di seguito si riporta l'indice della traduzione integrale italiana (1991) tratta dalla quinta edizione di Lipsia del 1914 (v. infra le varie edizioni). In Appendice compaiono articoli trascurati dall'edizione di riferimento (i pochi contributi trascurati sono segnalati con «omesso»). Un punto nero segnala quei contributi già tradotti nella scelta di Luigi Ronga del 1925. La suddivisione in anni appare fin dalla prima edizione tedesca del 1854.

1834 ed anni precedenti

Un'opera II
Theodor Stein
Dai libri critici dei Fratelli della Lega di Davide
   I. Studi per pianoforte di J.N. Hummel op. 125
   II. I fiori musicali di Heinrich Dorn
Concerto - Henri Vieuxtemps e Louis Lacombe
Un concerto in chiesa
Dal taccuino di pensieri e di poesia di Maestro Raro, di Florestano e di Eusebio

1835

Per l'apertura dell'annata 1835
Discorso di Carnevale di Florestano (tenuto dopo un'esecuzione dell'ultima sinfonia di Beethoven)
Ferdinand Hiller
Composizioni di J. CH. Kessler
Dai libri dei Fratelli della Lega di Davide (Sonate per pianoforte)
Die Wiehe der Töne [La consacrazione dei suoni], Sinfonia di Spohr
La Terza sinfonia di CH. G. Müller
Una sinfonia di Berlioz
Nove sonate per pianoforte
Felix Mendelssohn: Sei romanze senza parole per pianoforte, 2° fascicolo, op. 30 [in Rassegna critica]
La collera per un soldino perduto, rondò di Beethoven, op. 129 (postuma)
Lo psicometro
Caratteristica delle tonalità
Pezzi brevi e rapsodici per pianoforte
Aforismi
Il comico nella musica
Lettere fantastiche [di un sognatore]:
   I. Eusebio a Clara [Chiara]
   II. A Clara Sonate per pianoforte

Sonate per pianoforte

1836

Un monumento a Beethoven (4 opinioni in proposito)
Una sinfonia premiata
L'Ouverture per La fiaba della bella Melusina di F. Mendelssohn-Bartholdy
Rassegna critica
   I. Ouvertures
   II. Concerti per pianoforte e orchestra
   III. Trii
   IV. Duetti
   V. Capricci e altri pezzi brevi

Dai libri del Fratelli della Lega di Davide
   I. Sedici nuovi studi
   II. Letteratura di danza

Studi per pianoforte
Gli studi per pianoforte, ordinati secondi i loro scopi tecnici
Variazioni per pianoforte
Fantasie, Capricci, ecc. per pianoforte
Rondò per pianoforte

1837

W. Stendale Bennett
Museo
Rapporto a Jeanquirit (ad Augsburg) sull'ultimo ballo storico-musicale a casa del redattore
Il vecchio capitano
Sinfonie
Festa musicale a Zwickau
Un concerto in chiesa a Lipsia
Lieder e canzoni
Per pianoforte
Musica da camera
Rassegna di composizioni
   I. Concerti per pianoforte
   II. Studi per pianoforte
   III. Rondò per pianoforte
   IV. Variazioni per pianoforte
   V. Fantasie, Capricci, ecc. per pianoforte

Antiche musiche per tastiera
Sonate per pianoforte
Frammenti da Lipsia:
   Gli Ugonotti di Meyerbeer
   Il Paolo di Mendelssohn

1838

Visione, sera del 9 settembre
Le ultime composizioni di Franz Schubert
Ouvertures
Prima matinée quartettistica
Seconda matinée quartettistica
Terza matinée quartettistica
Quarta e quinta matinée quartettistica
Sesta matinée quartettistica o Rondò per pianoforte
Studi per pianoforte
Composizioni di Leopold Schlefer
Fantasie, Capricci, ecc. per pianoforte
Uno sguardo retrospettivo sulla vita musicale a Lipsia nell'inverno 1837-1838

1839

Per l'anno nuovo 1839
Concerti per pianoforte
Studi per pianoforte
Il Paulus di Mendelssohn a Vienna
Sonate per pianoforte
I Romantici del diavolo [diabolici]
Antiche musiche per tastiera
Fantasie, Capricci, ecc. per pianoforte
Ouvertures da concerto per orchestra
Nuove sinfonie per orchestra
Norbert Bergmueller
Studi per pianoforte
Camilla [Marie] Pleyel o Ricordo di un'amica
Sonate per pianoforte

1840

Per l'apertura dell'annata 1840
La sinfonia in do maggiore di Franz Schubert
Pezzi da concerto e Concerti per pianoforte
H. W. Ernst
Die Zertörung Jerusalems [La distruzione di Gerusalemme]
Alexis Lwoff
Pezzi brevi per pianoforte
Le quattro Ouvertures del Fidelio
Franz Liszt
I festeggiamenti in onore di Gutenberg a Lipsia
Un'0pera danese
Un concerto d'organo di Mendelssohn
Tre buoni fascicoli di Lieder
Trii con pianoforte
La vita musicale a Lipsia nell'inverno 1839-1840

1841

Nuovi oratori
Nuove sonate per pianoforte
Studi per pianoforte
S. Thalberg
Pezzi brevi per pianoforte
Su alcuni passi presumibilmente corrotti nelle opere di Bach, Mozart e Beethoven
I concerti in abbonamento a Lipsia, 1840-1841

1842

Una raccolta delle opere di L. Berger
Studi per pianoforte
Quartetto premiato di Julius Schapler
Quartetti per archi
Le Ouvertures per la Leonora di Beethoven
Tre sonate premiate
Rassegna di Lieder
Trii per pianoforte, violino e violoncello
Opere tedesche
Johann Huss
Musica per pianoforte

1843 ed anni posteriori

Lieder e canzoni
Ouvertures da concerto
Sinfonia scozzese di F. Mendelssohn-Bartholdy, in la min., op. 56 [Sinfonie per orchestra]
Antonio Bazzini
Studi per pianoforte
Pezzi brevi per pianoforte
Concerti e pezzi da concerto per pianoforte con accompagnamento d'orchestra
Lieder e canzoni
Piccole composizioni per pianoforte
Sonate premiate
Aforismi
Il Sogno d'una notte d'estate (da una lettera)
Niels W. Gade
Piccole note teatrali (Dresda, 1847-50) [Taccuino teatrale]
Regole di vita musicale
Vie Nuove (1853)

Appendice

Prefazione agli Studi dai Capricci di Paganini op. 3
Pezzi brevi per pianoforte
Informatore critico
Canti alpini della Svizzera
Opere postume di Beethoven
Album du pianiste
Per i supplementi musicali della Neue Zeitschrift für Musik
Il fratello della Lega di Davide
Contemporanei
Notizia biografica su Clara Wieck
Reminiscenze dall'ultimo concerto di Clara Wieck a Lipsia
Annuncio di un concerto di Clara Wieck
Attestato d'onore per Rudolph Willmers
Un concerto di Liszt
Vie nuove

[verifica per favore bene che non abbia fatto pasticci con l'indice (in particolare se è corretto quello che era in Ronga) — Dovresti poi segnalarmi quei contributi che non sono presenti nell'originale del 1914 (che poi li riporto come 'omesso')]

le edizioni

Come si può notare dalla storia editoriale proposta di seguito, l'interesse per gli Scritti critici di Robert Schumann si è manifestato con un relativo ritardo da parte degli studiosi di area germanica. Oltre alla seconda edizione dell'opera, che non presenta cambiamenti sostanziali, solo nel 1888 viene curata la terza edizione a cura di Simon, e a seguire nel 1891 quella di Jansen. Rappresenta invece uno spartiacque nelle edizioni di questa raccolta, quella curata da Kreisig (1914), che prevedeva le integrazioni anche di altro materiale proprio e schumanniano, sul cui modello si rifanno tutte le edizioni seguenti, comprese quelle italiane. Le successive ininterrotte riedizioni, curate ogni volta da studiosi diversi – Bekker (1922), Eismann (1956), Schulze (1974), Häusler (1982) – non aggiungeranno molto all'edizione del 1914, il cui ruolo di riferimento sarà confermato dall'anastatica del 1969. Un'anastatica della prima edizione del 1854 apparirà a cura di Gerd Nauhaus (1988), fra i più attenti studiosi all'opera critica di Schumann.

[andrebbe verificato se la traduzione Ronga (1925) sia tratta da Berlino 1922 o, più probabilmente da Lipsia 1914

1854 - I edizione

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, 4 voll., Leipzig: Georg Wigand Verlag, 1854.

xxii+328, 286, 293, 304 pp. [questo l'ho integrato io, ma completa le altre edizioni]
Coll. di rif.: GB-Lbl [le è diffuso scegli la biblioteca più accessibile, se invece è raro indica tutte le biblioteche ma sempre con la sigla Rism]

I-II vol. [Google libri: US-NYpl] III-IV vol. [Google libri: US-NYpl]

1871, 1875 - II edizione

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, II ed. in 2 voll., Leipzig: Georg Wigand Verlag, 1871; 21875.

—?— pp.
Coll. di rif.:

I vol. 1875 [Internet archive: US-AAu] II vol. 1875 [Internet archive: US-Au]

1888 - III edizione (Simon)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, III ed. in 3 voll. a cura di Heinrich Simon, Leipzig: Philipp Reclam jr., [1888].

—?— pp.
Coll. di rif.:

[Internet archive: CDN-Tu]

1891 - IV edizione (Jansen)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, IV ed. in 2 voll., note a cura di F. Gustav Jansen, Leipzig: Breitkopf & Härtel, 1891; 21958; 31969.

—?— pp.
Coll. di rif.: — (1891); — (1958); — (1969) [fai attenzione che sono due diverse ristampe; non sono sicuro si tratti della ristampa 2 e 3, ma tu non ne indichi altre, puoi verificare?]

II vol. 1891 [Internet archive: US-AAu]

1914 - V edizione (Kreisig)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, V ed. in 2 voll. con nuove annotazioni a cura di Martin Kreisig, Leipzig: Breitkopf & Härtel, 1914.

—?— pp.
Coll. di rif.: I-Mc

1922 - edizione Berlino (Bekker)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, a cura di Paul Bekker, Berlin: Wegweiser Verlag, 1922 (Sonderreihe des Volksverbandes der Bucherfreunde, 7).

—?— pp.
Coll. di rif.:

[Internet archive: CDN-Tu]

1956 - nuova ed. Lipsia (Eismann)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, a cura di Georg Eismann, 2 voll., Leipzig: Breitkopf & Härtel, 1956.

—?— pp.
Coll. di rif.:

1974 - nuova ed. Lipsia (Schulze)

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker in Auswahl und neuer Zusammenstellung, a cura di Herbert Schulze, Leipzig: Reclam, 1974 (Reclams Universalbibliothek, 226).

—?— pp. non capisco perché la dici III edizione (e le due precedenti?), non si tratta di una ristampa?]
Coll. di rif.:

1982, 1997, 2010 - ed. Stoccarda (Häusler)

Robert Schumann, Schriften über Musik und Musiker, a cura di Josef Häusler, Stuttgart: Reclam, 1982; 21997; 3Ditzingen: Reclam Philipp Jr, 2010.

—?— pp.
Coll. di rif.: — (1982); — (1997) [due ed.]

anastatiche

[guarda che nel 1969 la Gregg Press pubblica un'anastatica dell'ed. Lipsia del 1914: aggiungila]

1988 - Nauhaus

Robert Schumann, Gesammelte Schriften über Musik und Musiker, rist. anast. [dall'ed. 1854] in 2 voll. con postfazione di Gerd Nauhaus e indice a cura di Ingeborg Singer, 2 voll., Wiesbaden: Breitkopf & Hartel, 1985.

—?— pp.
Coll. di rif.:

traduzioni italiane

All'inizio degli Scitti fu tradotto in italiano solo una scelta a cura di Luigi Ronga che gode tutt'ora di continue ristampe. La traduzione integrale, curata da Antonietta Cerocchi Pozzi, si ha solo nel 1991, non più ristampata.

1925 - scelta Ronga

Robert Schumann, Scritti sulla musica ed i musicisti, prefazione, scelta e traduzione di Luigi Ronga, Milano: Bottega di poesia, 1925 (I fascicoli musicali).

—?— pp.
Coll. di rif.: I-Mc, I-Mcom

1947, 1950, 1970, 1978 - scelta Ronga (ristampa Einaudi)

Robert Schumann, La musica romantica, a cura di Luigi Ronga, Torino: G. Einaudi, 1947 (Universale Einaudi, 3); 21950 (Universale Einaudi, 12); 31970 (Nuova universale Einaudi, 114); 41978 (Nuova universale economica, Nuova serie, 57)

—?— pp.
Coll. di rif.: — (1947); — (1950); — (1970); — (1978)[attenzione che sono diverse]

1958 - scelta Ronga (ristampa Mondadori)

Robert Schumann, La musica romantica, a cura di Luigi Ronga, Verona: Mondadori, 1958 (Biblioteca moderna Mondadori. Sezione Critica saggistica, 549).

—?— pp.
Coll. di rif.:

1991 - integrale

Robert Schumann, Gli scritti critici, 2 voll. a cura di Antonietta Cerocchi Pozzi, prefazione di Piero Rattalino, traduzione italiana di Gabrio Taglietti (da Lipsia 1914), Milano: Ricordi Unicopli, 1991 (Le sfere, 17).

—?— pp.
Coll. di rif.: I-Mb

2007 - scelta Ronga (ristampa SE)

Robert Schumann, La musica romantica, a cura di Luigi Ronga, Milano: SE, 2007 (Testi e documenti, 166).

—?— pp.
Coll. di rif.:

la fortuna

Come accadde per la sua musica (in particolare quella orchestrale), che venne riconsiderata da interpreti e studiosi solo molto tempo dopo la sua morte (grazie anche all'opera di promozione fatta da Clara Wieck e Brahms)[ma sono contemporanei, quindi non puoi dire "molto dopo la sua morte", anche gli Scritti critici fanno fatica a destare l'interesse di pubblico e addetti ai lavori, soprattutto fuori dall'area germanica. Per quanto riguarda le edizioni italiane, quella ad oggi che vanta di 'completezza' è stata edita solo nel 1991, mentre sembrano suscitare più interesse altri contributi letterari schumanniani. Tra questi, oltre ai Precetti ai giovani studiosi di musica e alle Regole di vita musicale, spiccano i Diari di Casa Schumann. Scritti a quattro mani con la moglie Clara, sono costituiti da 23 volumi e coprono gli anni dal 1827 al 1854. [mi dai i riferimenti bibliografici (originale e italiano)]

Quando Schumann inizia il suo progetto editoriale l'idea di critica musicale in senso moderno è relativamente nuova. A partire da Beethoven, quando la prassi musicale è in buona parte emancipata ed ascoltare musica è un rito amministrato da istituzioni concertistiche, la critica musicale si canalizza in pubblicazioni e rubriche apposite.

Oggi si fa fatica a considerare questi Scritti critici come 'critiche' musicali nell'accezione più comune del termine. Rappresentano piuttosto la testimonianza, nella fantasiosa varietà di atteggiamenti schumanniani, nel ricorrente utilizzo di metafore ed episodi autobiografici, cui il contatto con l'opera altrui è in primis fonte di sollecitazioni al proprio lavoro creativo. Si ha come l'impressione che, accanto all'interesse storico di Schumann nel sondare la contemporaneità e l'illustre passato musicale, ci sia prima di tutto un'esigenza di comunicare con le parole la profondità delle sue composizioni.

[visto che hai lavorato così bene puoi completare questa sezione leggendo e citando alcuni importanti contributi di G. Nauhaus:
– Aspekte der Vorgeschichte von Robert Schumanns Gesammelten Schriften uber Musik und Musiker (1854), in Schumann-Tage des Bezirkes Karl-Marx-Stadt (1984: 64-69)
– Dokumente zur Vorgeschichte der Gesammelten Schriften über Musik und Musiker von Robert Schumann, in «Gutenberg-Jahrbuch», 64 (1989: 180-201)
– Ritorno alla parola: Gli ultimi lavori letterari di Schumann, «Il saggiatore musicale», 15 (2008: 67-80)

Scheda a cura di Barbara Babic © 2010