Sancto Vincenzio martire amoroso

   

BR18
89

BR19
44

Liuzzi 1935 ii.267 #60]

Schulze 1989 243] ipotesi di contrafactum per Posso degli occhi miei (Cavalcanti)  
Wilson 1995 lxxxiii | 78 #66]  
Dürrer 1996 i.125 | ii.152 #60]

 

numero        EEE EE EE EEE
  VS-ZQ-ZQ     VS-ZQ-ZQ
rima ef-fg-gx ab ab bc-cd-dx
musica  β α α β

San Vincenzo, martire spagnolo (22 gennaio 304) è ricordato, fra gli altri, nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze. Fu imprigionato, torturato e ucciso (unitamente al suo vescoco Valerio) per ordine di Daciano, prefetto della provincia. Dopo la conversione di Costatino, la basilica eretta a Valencia raccolse le sue reliquie, che oggi sono nella cattadrale di Lisbona.

Le prime tre strofe, oltre a riferirsi direttamente a Vincenzo (martirio, palma, dalmatica) sono capcaudadas, elemento che manca nelle più generiche tre registrate da BR19: il che le fa supporre aggiunte in seguito.

Lipotesi di contraffatura avanzata da Schulze (Cavalcanti usa la melodia di una lauda) non solo aderisce nel metro e nel numero dei versi ma, pur trascurando la rima interna degli ultimi 3 endecasillabi (bc-cd-dx, analoghi alla ripresa), tuttavia aderisce ritmicamente all'accento forte interno (in iv sede al verso 5, e in vi ai versi 6-7).

  Edizione testo     Riferimenti
  Edizione testo e musica    Edizione musica (prima strofa)
 I monosillabo | B bisillabo | T trisillabo | Q quadrisillabo
 V quinario | S senario | Z settenario | O ottonario | N novenario
 X decasillabo | E endecasillabo | D dodecasillabo

 

Note bianche: intervento restaurativo di mano tarda (trascurato) — 1. Uniformate le occorrenze della formula cadenzante (sempre fine verso) — 2. Volendo conservare la rima, "d'affectuoso core" (Br18-19) può essere emendato in "di core affectuoso" — 3. Il verso è anticipato (manca una nota alla fine (cf. 1.): lo iato ha indotto il notatore a spezzare il climacus di 4 in 1+3 (l'intervento permette inoltre di conservare gli accenti nella successiva ripetizione del frammento melodico ("di te cantin sovente") — 4. Frase in ritardo (doppio fa conclusivo); dal confronto con passo analogo della ripresa considero il mi di "-sco" aggiunto erroneamente.


  BR18 BR19

Sancto Vincentio, | martir amoroso
di core affectuoso, | tutta gente
ad te cantin sovente | cum laudore.

 

Sancto Vincentio martire amoro[ ]
d’affectuoso core tutta gente
ad te cantin sovente cum laudore.

Sancto Vincentio martyr amoroso
d’affectuoso core tutta gente
a·tte cantin souente con laudore.

Bene ti deve tutta gente laudare,
o glorioso martire valente.
Ad alta voce con fervore cantare
ben si convene di te fiore aulente

perchè vincente | del martirio stesti
per la fede ch'avesti | in Giesu Cristo.
Tuttora fermo et fresco | fo ’l tuo core.

 

Ben ti deve tutta gente laudare
o glorioso martyre valente
ad alta voce cum fervore cantare
ben si convene di te flore aulente
perchè vincente del martyro stesti
per la fede che avesti in giesu cristo
tuttora fermo et fresco fol tuo core.

[ ] Tutta gente laudare
o glorioso martire valente
ad alta voce con feruore cantare
ben si convene di te fiore aulente
perchè vincente del martire stesti
per la fede c'avesti in geso cristo
tuctora fermo et frescho ful tuo core.

Lo tuo cor pien d’amor non si turbava
de’ gran tormenti che ’l corpo paa,
però che Cristo sempre il consolava,
et davali dolzor unde gaudea,
et risbala | sperando d’avere
per morte sostenere | sì penosa
sempre vita gioiosa | dal segnore.

 

Lo tuo cor pien d’amor non si turbava
de gran tormenti chel corpo patia
però che cristo sempre il consolava
et davali dolçor unde gaudea
et risbaldia sperando d’avere
per morte sostener cosi penosa
sempre vita gioiosa dal segnore.

Lo tuo cor pien d’amor non si turbava
de gran tormenti chel corpo patia
però che cristo sempre il consolava
et davali dolçor onde gaudea
et rimbaldia sperando d’aver
per morte sostener cosi penosa
sempre vita gioiosa dal segnore.

Vita gioio-sa da Cristo t'è data:
dura morte per lui sostenesti.
Sopra lo ca-po corona stellata
ti puose quando del mondo transisti.
Cum palma gisti | in quel regno beato,
vestito di rosato | vestimento:
ciascun che v’era dentro | ti fe’ onore.

 

Vita gioiosa da cristo te data
si dura morte per lui sostenesti
sopra lo capo corona stellata
ti puose quando del mondo transisti
cum palma gisti in quel regno beato
vestito di rosato vestimento
ciascun che vera dentro ti fe honore.

Vita gioiosa da cristo te data
si dura morte per lui sostenesti
sopra lo capo corona stellata
ti puose quando del mondo transisti
con palma gisti in quel regno beato
vestito di rosato [ ]
ciascun ke vera dentro ti fe onore.

O clara stella ch'a tutta la gente
risplendi in exemplo virtuoso,
o fresca rosa ver-milia piangente
che tutto'l mondo fa stare auloroso
tant'è famoso | lo tuo ben servire,
a Iesu Cristo, sire | di pietanza,
danne di te membrança | soventore.

   

O clara stella ca tutta la gente
risplendi in exemplo virtuoso
o fresca rosa vermillia piagente
che tuttol mondo fa stare auloroso
tante famoso lo tuo ben servire
a geso cristo sire di pietança
danne di te membrança soventore.

O giglio aulente di candor ornato,
o gemma che confort'il cor umano,
o auro pretioso ben purgato
probato dall'auro ti fece sovrano,
non sie lontano | dal nostro preghero,
quando ne fa mestiero | tua sovvegna
a noi soccorer degna | per tuo onore.

   

O giglo aulente di candor ornato
o gemma ke conforti il cor humano
o auro pretioso ben purgato
probato dallauro ti fece sourano
non sie lontano dal nostro preghero
quando ne fa mestero tua souegna
annoi soccorer degna per tuo onore

O Cristo che de martiri beati
corona se' et guidardon perfecto,
noi che le tue mani n'ha plasmati
colloca in paradiso nel dilecto
che non fue decto | da lingua mortale.
Ne 'n cor uman non sale | tant'è grande
et beato cui tu mandi | in quel dolzore.

   

O cristo ke de martiri beati
corona se et guidardone perfecto
noi ke delle tue mani nai plasmati
colloca in paradiso nel dilecto
ke non fue decto da lingua mortale
nen cor human non sale tante grande
et beato cui tu mandi in quel dolçore.