Un esempio di canto: il Graduale
È il canto che segue la prima lettura biblica della messa quale 'risposta' di adesione alla parola di Dio.
È infatti detto responsorium graduale, dove 'graduale' rimanda al luogo in cui il cantor intonava il versetto: i gradini per accedere all'ambone (il pulpito in cui si recita la lettura).
È strutturato in responsum - versetto - responsum e in genere trae il testo dal salterio.
È fra i canti più ornati e melismatici della messa (da qui il nome all'intero libro che raccoglie tutti i canti della messa). Usa un ambitus piuttosto ampio e in genere il versetto è in posizione più acuta del responsum.
Sederunt principes
È il celebre graduale per la messa di Santo Stefano (26 dicembre) che Perotinus userà per uno dei due suoi organa a quattro sopravvissuti.
Sederunt principes et adversum me loquebantur, et iniqui persecuti sunt me.
V: Adiuva me, Domine Deus meus, salvum me fac propter misericordiam tuam.
[Sederunt principes et adversum me loquebantur, et iniqui persecuti sunt me.]
I versetti sono tratti da:
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La notazione qui proposta è triplex ovvero riporta contemporaneamente oltre la notazione quadrata moderna, anche due notazioni neumatiche antiche, riproposte in nero e rosso rispettivamente sopa e sotto la notazione quadrata.
I vocalismi indugiano in ripetizioni melodiche e centonizzazioni, ovvero giustapposizioni di frammenti melodici già presenti in altri canti. Un esempio di ripetizione lo si nota fra il vocalizzo su me del responsum e la chiusa del versetto. Queste stesse due chiuse ricompaiono, quale centone, in altri graduali, come Omnes de Saba (Epifania) e Christus factus est, riportato di seguito.